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NATIVI DI AMERICA

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    partigiano-combattente
    Città: COSENZA
    Età: 55
    Sesso: Maschile
    00 30/09/2010 18:42
     
    Mio nonno,mia nonna erano il rifuggio per la mia anima,
    quando  gli altri, mi mostravano le cose dei grandi, con rabbia
    e cattiveria, gia da piccolo mi domandavo perche si affannano in questo modo
    perche non gioiscono,sempre tristi,e pretendendi,in loro non vedevo umiltà
    tranne che per i miei amici di gioco,
    il figlio di penna gialla,giulius

     di becco rotto ,sasso rovente
     
    e la figliadi anatra saltellante, nominata Antares





    L'inverno durante il periodo del silenzio, mio nonno davanti al fuoco mi
    raccontava la storia e gli usi della ns. gente
    ne rimanevo affascinato tando da entrare in una dimensione bella
    soave e misteriosa da qui il mio nome
    ora provero a raccontarvene qualcuna

    Indiani_107fantasygif.gif image by faraluna



    IL valore del silenzio


    Gli indiani d’america sono un grande popolo, saggio, con uno speciale rapporto con la natura e il proprio essere interiore.
    I nostri bambini soffrono di iperattività, hanno spesso disturbi dell’ attenzione, non ascoltano le risposte mentre pongono sempre troppe domande (chi non ha mai subito la fase del “perché” di qualche bambino?).
    Dalla loro crescita ed educazione dipende tutta la nostra società… ma quale esempio diamo? Come è meschino il comportamento dei personaggi fei vari talk show televisivi o delle tribune elettorali rispetto al modo di comunicare dei veri americani ?
    Il silenzio è un bene interiore che possiamo ottenere, è un nostro diritto… com’è un nostro diritto la pace, la serenità e la realizzazione del Sè. Perché no desiderarlo?




    Si insegnava ai bambini a restare seduti immobili e a prenderci gusto.
     Si insegnava loro a sviluppare l’olfatto, a guardare là dove, apparentemente, non c’era nulla da vedere, e ad ascoltare
    con attenzione là dove tutto sembrava calmo.
    Un bambino che non può stare seduto senza muoversi è un bambino sviluppato a metà.
    Noi respingevamo un comportamento esagerato ed esibizionista poiché lo giudicavamo falso.
    Un uomo che parlava senza pause era considerato maleducato e distratto.
    Un discorso non veniva mai iniziato precipitosamente né portato avanti frettolosamente.
    Nessuno poneva una domanda in modo avventato anche se fosse stata molto importante.
    Nessuno era obbligato a dare una risposta. Il modo cortese di iniziare un discorso era di dedicare un momento di
    silenzio a una riflessione comune.
    Anche durante i discorsi facevamo attenzione a ogni pausa, nella quale l’interlocutore rifletteva.
    Per i Dakota, il silenzio era eloquente. Nella disgrazia come nel dolore, nei torbidi momenti della malattia e della morte,
    il silenzio era prova di stima e di rispetto. Era così quando ci capitava qualcosa di grande e degno di ammirazione.





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    11/03/2010 21.22
     
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    Città: COSENZA
    Età: 42
    Sesso: Maschile
      
                                        
    Il valore della terra


    I vecchi adoravano veramente la terra;si sedevano o si allungavano sul terreno,sensibili a
    questa intimità con il potere materno.Il contatto con la terra era benefico per la loro pelle;
    amavano togliere i loro mocassini e camminare a piedi nudi sulla terra sacra.Le loro tende erano
    costruite sulla terra e i loro altari erano fatti di terra.Gli uccelli,che volavano in aria,
    venivano a riposarsi sulla terra.Era il primo e l'ultimo luogo in cui tutte l creature che
    vivevano e crescevano erano al sicuro.Il terreno leniva,rendeva forti e puri, e guariva.Ecco
    perchè il vecchio Indiano è sempre seduto in terra.Ai suoi occhi,sedersi o stendersi sul terreno
    permette di riflettere più profondamente e di percepire in modo più acuto le cose.

    * Orso in Piedi *


     

                                           L'amore per il creato

    Il popolo crede che ogni minima particella di terreno sia sacra.
    Ogni colle,ogni vallata,ogni pianura
    e ogni boschetto,sono stati benedetti
    in ricordo di un evento felice o infelice del passato.Persino le
    rocce,che sembrano essere mute e morte e che giacciono
     sotto il sole cocente lungo il fiume silenzioso,
    sono colme dei ricordi di eventi significativi accaduti al mio popolo.
    E questa polvere che i vostri piedi
    calpestano è più in armonia con la impronte dei nostri antenati
    che con le vostre,tanto esse è ricca del
    vostro sangue. I nostri piedi nudi avvertono profondamente questa comunione d'anime.

    * Capo Seattle *
     
    Le quattro direzioni Sacre


    Fra i ns . popoli , si attribuisce grandissima e sostanziale importanza alle Quattro Direzioni (Sacre), che accompagnano,
    seguono e guidano dalla nascita alla morte ogni singolo individuo.
    Secondo i nativi, tutti gli esseri viventi, dagli animali agli alberi, crescono e si estendono in tutte le direzioni,
     e per volere della fortuna e degli elementi, la crescita o la nascita, divengono più o meno complete.
     Fin dalla nascita, un bambino pellirosse viene istruito e allevato spiegando ad esso come
    prima cosa i Quattro Grandi Poteri della Ruota di Medicina, contenuti nelle Quattro Sacre Direzioni.
    Questo percorso, ed insegnamento della Ruota di Medicina al bambino lo porta alla consapevolezza ed
    alla propria completezza nell’ equilibrio fra se stesso, la natura e gli Dei. Il bambino, comincerà ad apprendere
    gli insegnamenti da una punta della Ruota di Medicina, indistintamente, andando mano a mano nel tempo a
    completarla facendo così il giro completo di tutte le Direzioni.


    EST:
    L’ Est è la direzione spirituale della visione sulle origini e le cause di tutte le cose.
    L’ Est è la direzione dove ogni giorno sorge il sole (Alba), dando luce al mondo, chiarezza, innocenza e calore.
     L’ Est è la direzione dell’ inizio della vita che nasce e che rinnovandosi nasce nuovamente dopo il buio, la primavera dopo l’inverno.


    Animale Totem:
    L’ animale Totem che più raffigura l’ Est, è l’ Aquila. Essa, infatti, vola in alto più di qualsiasi altro uccello,
    usando le sue enormi ali, ed è per questo che si avvicina al sole, il Grande Spirito.


    Piante Sacre:
    Le piante associate alla direzione dell’ Est sono, il Pino, la Salvia ed il Tabacco.
    Tabacco: Onora gli antenati e ne invoca la saggezza Pino: Il Pino, ci offre la pulizia,
     la fertilità e la pace della mente. Molti nativi lo usano dentro la propria abitazione,
    perché si ritiene sia un buon guardiano,
    essendo un sempreverde, quindi non muore mai e restando sempre in veglia.


    SUD:

    Il Sud è il luogo di origine dell’ innocenza e della fiducia. Il sud è la direzione per percepire sentimenti nel nostro cuore. Il Sud è la direzione ove il sole è al culmine della sua altezza. Il Sud, aiuta lo sviluppo delle proprie emozioni, come l’ amore, la generosità, la lealtà ed il senso di giustizia.. Il Sud è l’ energia che il bambino apprende per divenire adulto e giusto di spirito. L’Acqua rappresenta a meraviglia i vari aspetti dell’ emotività umana e dei suoi comportamenti , come ad esempio: La calma, rappresentata da una superficie di un lago, quindi privo di grosse onde. L’ Oscurità, rappresentata da una pozzanghera torbida. La purezza, rappresentata da un ruscello che scorre lungo tutto il suo percorso. La violenza, rappresentata da una bella tempesta su di un mare o di un oceano.

    Animale Totem:
    L’ animale Totem che meglio rappresenta la direzione del Sud, è il topo, perché dotato di una sensibilità e di una percezione sviluppatissimi.

    Piante Sacre:
    Le Piante sacre che troviamo a Sud della Ruota di Medicina e, che possono esser usate nelle preghiere, sono il cedro e la copale. Cedro: Serve come protezione, è amico del sole e serve per una nuova vita. Copale: Usata nelle cerimonie basate sull’ enfasi della direzione Sud-Ovest.


    OVEST:

    L’ Ovest è la direzione Sacra dalla quale arriva il buio. L’ Ovest è la direzione dell’ introspezione dello sguardo interiore dell’ uomo. Dalla direzione dell’ Ovest, provengono tuoni e fulmini. Parole di Cervo Zoppo ce lo mettono in risalto: “Tutto nella natura si muove in un determinato movimento che per gli occidentali è il senso orario. Solo gli Esseri del Tono vanno in senso contrario a quello orario” L’ Ovest simbolicamente è anche dimostrazione di potenza. La persona impara a riconoscere dall’ Ovest le creature dell’ ombra, le sfaccettature e il modo di operare della propria mente e della psiche, ed impara a trasformare e mutare queste cose attraverso la propria volontà.

    Animale Totem:
    L’Animale Totem dell’ Ovest, più adatto è rappresentato dal Grizzly.

    Piante Sacre:
    Le Piante Sacre rappresentate da questa direzione, sono la Salvia, l’ Artemisia e il salice. Salvia: Viene usata come purificatrice, fungendo così da allontanamento di forze o energie negative. A volte, viene usata anche verso la direzione dell’ Est, ma trova tutte le sue caratteristiche incentrate sulle qualità dell’ Ovest. Artemisia: Usata perché “dona” le visioni e viene usata per rendere chiari i sogni e le profezie. Salice: Per alcune tradizioni, è l’ inconscio sotterraneo, il rinnovamento della vita dopo la morte.

    NORD:

    Il Nord è la dimora dell’ inverno, è dove nasce la saggezza, dove risiedono gli insegnamenti ed i doni intellettuali simboleggiati dalle Montagne e dai Laghi Sacri. La persona che trae ispirazione e percezione da questa direzione, è colma di saggezza appresa in modo solitamente molto duro. Infatti, l’ uomo del Nord, è sopravissuto al gelo, alla fame, alle pestilenze, alle inondazioni, alla perdita dei famigliari ed altre cose ancora. Egli, da queste avversità, ha appreso l’ altruismo e l’interdipendenza di tutte le creature, scolpendo nel proprio cuore queste esperienze e mettendole in pratica nei momenti del fabbisogno, come ad esempio mai commettere due volte lo stesso errore, calcolare, valutare e prevedere eventi ecc ecc.

    Animale Totem:
    L’ Animale Sacro alla direzione del Nord, è rappresentato dal Bisonte, perché da esso, i nativi usavano tutto, senza buttare nulla, e quindi traendo sostegno e nutrizione.

    Piante Sacre:
    La Pianta più Sacra a questa direzione, è rappresentata dalla: SweetGrass (Capelli della nonna). I suoi capelli bianchi, sono il simbolo dell’ esperienza, frutto di molte conquiste nel tempo.



     




    LE QUATTRO SACRE DIREZIONI IN SCHEMA

    EST

    Colore: Giallo
    Animale Medicina: Aquila
    Proprietà: Rinnovare, illuminare
    Freccia di medicina: Dalla direzione della lungimiranza
    Simbolo: Fuoco
    Stagione: Primavera

    Momento della giornata: Alba


    SUD


    Colore: Verde
    Animale Medicina: Topo
    Proprietà: Innocenza, fiducia, percezione della
    natura nel nostro cuore
    Freccia di medicina: Dalla direzione dell’ innocenza
    Piante: Cedro, Copale
    Stagione: Estate
    Momento della giornata: Mezzogiorno


    OVEST

    Colore: Nero
    Animale Medicina: Orso
    Proprietà: Luogo dello sguardo interiore,
    natura introspettiva dell’ uomo
    Freccia di medicina: Dalla direzione dell’ introspezione
    Simbolo: Terra
    Stagione: Autunno Piante: Pino, Salvia, Tabacco
    Piante: Artemisia, Salice, Salvia
    Momento della giornata: Tramonto


    NORD

    Colore: Bianco
    Animale di Medicina: Bisonte
    Proprietà: Saggezza
    Freccia di medicina: Dalla direzione della saggezza
    Simbolo: Aria
    Stagione: Inverno
    Piante: Sweetgrass
    Momento della giornata: Cielo notturno








    Le stelle

    Guardale mentre sorgono

    sopra la linea d'incontro

    tra cielo e Terra.

    Nella vostra ascesa,

    o Stelle,

    fateci da guida,

    siateci maestre:

    insegnateci a essere,

    come voi,

    unite.


    * Apache *





    la differenza ed il perchè

    La foresta è la dimora di molti
    uccelli e di molti animali:
    l'acqua è la dimora dei pesci
    e di vari rettili.
    All'interno di una stessa specie,
    gli uccelli non sono tutti simili
    e così è con gli animali
    e con gli esseri umani
    La ragione per la quale Wakan Tanka
    non fece dieci uccelli, dieci animali
    o dieci esseri umani assolutamente uguali
    fu che voleva che ognuno di essi
    potesse avere il suo spazio,
    potesse bastare a se stesso
    senza occupare lo spazio degli altri.
    Sin dall'infanzia io ho osservato
    molto attentamente le foglie,
    gli alberi e l'erba
    e non ho mai visto due esemplari
    assolutamente uguali.
    Certo possono assomigliarsi molto,
    tuttavia nell'esaminarli
    con cura ho trovato
    che si differenziano
    sensibilmente tra di loro.

    * Okute Oglala-Lakota Sioux *















    RITUALI LAKOTA


    Tra i ns.popoli ,del gruppo linguistico Siouan, i Sioux sono i più conosciuti.
    La Nazione Sioux si divide in tre principali gruppi etnici,
    i Dakota,i Nakota e la tribù più occidentale,i Lakota.
    Prima dell’arrivo dell’uomo bianco sull’Isola della Tartaruga –
    –la vita dei popoli indigeni era scandita dai rituali.
    Così era anche per i Lakota.
    Ogni momento della loro vita sociale,come anche individuale,
    era regolata da alcuni rituali principali e da numerosi altri minori.
    Con la persecuzione e il genocidio perpetrato,prima dai conquistatori,
    poi da varie ondate migratorie dei bianchi europei,molti dei loro riti,
    oltre ad essere proibiti e dichiarati illegali,caddero nell’oblio.

    Solo pochi anziani continuarono a praticarli clandestinamente.
    Furono proprio qui anziani a conservare e a tramandare i riti,usi e costumi alle generazioni che,ritrovando la loro identità, desiderarono vivere seguendo le antiche regole.
    Negli ultimi decenni,dopo il risveglio dell’orgoglio e della coscienza nativa,
    a seguito di dure battaglie legali,ma anche combattute con le armi,
     a costo della vita di numerosi martiri,specialmente dopo avere ottenuto il diritto di praticare la propria religione,è rinato anche il rispetto e l’interesse verso le antiche pratiche spirituali.

    I rituali principali sono divisibili cronologicamente in tre gruppi.
     Quelli antichi,che risalgono alla notte dei tempi,prima dell’arrivo di Donna Bisonte Bianco,
    quelli che Lei stessa insegno e quelli più recenti,ricevuti in visione,da alcuni Uomini Medicina"Wichasha Wakan"

    La tradizione vuole che Whopi,Donna Bisonte Bianco,
    come Lei stessa predisse,ritorni tra i Lakota,alla fine dei tempi.
    Secondo alcune leggende, è di nuovo sulla Terra,in compagnia d’una donna,
    percorre le strade dell’Isola della Tartaruga,preparando la gente ad affrontare l’ultimo e il più difficile periodo per l’umanità.


    I rituali più antichi sono
    l’Inipi–la Capanna Sudatoria-lo Yuwipi–il Rito della Pietra Sacra– e l’Hanblecheya –la Ricerca della Visione.







    HANBLECHEYA-RICERCA DELLA VISIONE

    La Ricerca della Visione, propriamente Piangere per la Visione deriva da:
    hanble = visione o sogno e da cheya = piangere.

    Questo rituale individuale, è praticato con differenti scopi. La prima Ricerca della Visione normalmente l’affrontavano i ragazzi alla soglia della pubertà, come un passaggio dall’infanzia all’età adulta, per trovare la propria identità, nome e direzione di vita. Spesso precedeva un’impresa di caccia o di guerra.
    Tuttora s’intraprende una Hanblecheya per chiedere una visione chiarificatrice per la vita futura, per ottenere nuovi poteri spirituali, in vista di cambiamenti importanti o prima di affrontare prove molto difficoltose, come ad esempio La Sun Dance o La Danza degli Spiriti.
    L’aspirante si reca da un uomo sacro o da colui che è autorizzato a condurre una Ricerca della Visione, fa la sua richiesta e indica il periodo che desidera rimanere in solitaria preghiera. L’Hanblecheya può avere una durata da uno a quattro giorni e notti completi. Per tutto il periodo l’aspirante non assume né cibo né acqua.
    Prima d’affrontare questo rituale, l’aspirante si purifica partecipando a quattro Inipi. Sceglie il suo posto, prepara 405 offerte di tabacco, legate su un unico filo, che fungeranno da recinzione del suo cerchio sacro ove rimarrà per tutto il tempo da lui indicato.
    Il giorno dell’inizio della Hanblecheya, l’aspirante si reca nella Capanna Sudatoria e riceve ulteriori indicazioni, prega per il buon esito dell’impresa e gli è dato dell’acqua da bere per l’ultima volta. Al termine della seconda porta esce e da quel momento non rivolge più né parola né sguardo verso niente e nessuno. Non appartiene più al mondo fisico, entra in se stesso e si rivolge totalmente al Mondo degli Spiriti. Viene accompagnato sul luogo da lui scelto è affidato al Grande Spirito. Lo si lascia solo per il periodo da lui indicato. Allo scadere del tempo lo si va a riprendere, entra nell’Inipi e a quel punto può iniziare a parlare e a raccontare la propria esperienza e riceve dell’acqua da bere. Alla seconda apertura esce e così termina la sua Ricerca della Visione. Fuori dalla Capanna Sudatoria è rifocillato, dissetato e l’aspetta una piccola festa con scambi di doni.






    ISHNATI AWICHALOWAM – CERIMONIA DELLA PUBERTA’
    O DELL’EMANCIPAZIONE DELLA FANCIULLA



    Questa cerimonia arrivò in visione all’Uomo Medicina Tatanka Hunkeshme (Bisonte Lento),
    molto tempo fa, in un periodo in cui i Nativi non conoscevano ancora l’atto barbarico,
    introdotto dai "civili" bianchi, di violare una donna.
    Alla comparsa del suo primo 'Periodo della Luna', la fanciulla, deve essere resa consapevole dell’importanza e della sacralità del mutamento avvenuto in lei.
    Deve essere preparata ad affrontare la sua futura vita di donna e di madre, e ai suoi nuovi doveri. Il suo mutamento interiore e il suo cambiamento di status esigono anche profonde variazioni comportamentali nell’abbigliamento,
     nel modo di sedersi e persino nella foggia della pettinatura.
    Il rituale si celebra alcuni giorni dopo il termine della comparsa del menarca.
     La giovane, dopo avere conservato in un fagotto il primo flusso mestruale, lo deve depositare nell’incavo d’un pruno selvatico, allo scopo di preservarlo dai cattivi influssi e per propiziarsi la fertilità.
    Dopo la purificazione rituale nell’Inipi, e dopo avere affrontato una lunga e complessa serie di riti officiati per lei da un uomo o donna medicina, le si legano le mani con una lunga corda.
     Un capo di questo legaccio è tenuto dai genitori della ragazza che l’accompagnano così ad una festa celebrata per lei. Allora, alla presenza di tutta la tribù, la fanciulla recide la corda e si libera le mani. Da quel momento è da considerare una donna adulta e responsabile a tutti gli effetti.






    WIWANYAG WACHIPI – LA DANZA DEL SOLE


    La Danza del Sole è la più solenne e importante cerimonia dei popoli delle pianure.
    È il rito più complesso e completo,che esprime nella sua totalità,
    mediante autosacrificio,la spiritualità dei Lakota.
    Fu ricevuto in visione,molto tempo dopo la venuta di Whopi,da Kablaya(Sparge,per alcuni traduttori,
    Colui che s’Estende per altri).Secondo alcuni studiosi,la pratica della Danza del Sole ebbe iniziò
     tra l’800 e il 1200 dell’Era Moderna.

    Wiwanyag Whachipi,letteralmente tradotto significa: Danzare guardando il Sole.

    -WI = SOLE
    -WANYAG = GUARDARE
    -WACHIPI = DANZARE


    La Danza del Sole richiede un preciso impegno formale per la durata di quattro anni.
    Questo impegno è un giuramento. I partecipanti,uomini e donne, devono avere quattro requisiti:


    -WACHANTOGNAKA = GENEROSITA’
    -WOOHITIKA = CORAGGIO
    -WOWACHINTANKA = FORZA D’ANIMO


    La cerimonia si svolge,ogni anno,per quattro anni,durante quattro giornate,più il giorno che la precede,Il Giorno dell’Albero.Per tutta la durata del rituale,i Danzatori,impegnati nella Danza dall’alba al tramonto,non assumono né cibo né acqua.
    Ogni aspetto della spiritualità Lakota,ha due valenze,una fisica e una spirituale.
    L’autosacrificio,il piercing rituale (foratura della carne)durante la Danza del Sole,oltre alle motivazioni,mai egoistiche,dei singoli danzatori,è praticato per rendere grazie al Creatore e alla Vita in ogni sua forma e espressione.
    È molto interessante notare la somiglianza con il Sacrificio di Purusa delle tradizioni Vediche.
    Nella cosmogenesi Lakota,un’Essere,Inyan,uno dei primi quattro emananti dal Grande Spirito,offrendo il proprio sangue, autosacrificandosi,creò Madre Terra profondendo in Essa i propri poteri.Una parte del suo sangue si solidificò diventando la crosta terrestre;il resto,fluendo formò i fiumi e le acque che delimitano le terre emerse.
    Sul piano fisico,il danzatore maschio offre il proprio sangue e il proprio dolore per rendere grazie alla vita ricevuta dalla madre,per onorare le donne,portatrici,in ogni tempo,della vita futura e per ringraziare e guarire Madre Terra. Pur non essendo frequente,ma per motivi molto seri,vi sono delle danzatrici che si sottopongono pure al piercing rituale. Altrimenti,il sacrificio femminile si limita all’offerta di minuscoli lembi di pelle.
    Nello svolgersi della lunga cerimonia della Danza del Sole,possono confluire in essa altri rituali,come ad esempio la Liberazione dello Spirito,la Foratura dei Lobi delle orecchie dei bambini e il rito dell’Emancipazione della Fanciulla.
     


    WANAGI YUHAPI – LA CUSTODIA DELLO SPIRITO

    La Custodia dello Spirito : WANAGI = SPIRITO
    YUHAPI = ESSI HANNO,CUSTODISCONO


    Questo rituale è eseguito sia per evitare che l’anima di un morto vaghi
     senza meta sotto forma di fantasma sulla terra, sia per abituare i genitori
     all’idea della perdita di un figlio, ma anche per rispettare e mettere in grado
    d’adempiere ad un giuramento fatto dal defunto mentre era ancora in vita.

    Durante la cerimonia,celebrata da un uomo sacro,al deceduto vengono
    tagliate alcune ciocche di capelli,queste sono poi a vvolte in una stoffa rossa
    insieme ad alcune erbe sacre.
    Tale fagotto è conservato,o in una tepee appositamente costruita,
    o sull’altare,preparato a tale scopo,nella tenda o nella casa dei parenti o del custode.

    Chi custodisce uno spirito ha il dovere di vivere in modo sacro,
    di non inquietarsi mai con nessuno e di condursi in modo irreprensibile.
    Normalmente,allo scadere dell’anno,oppure dopo avere in questa
     forma presenziato ed adempiuto ai propri doveri o a un giuramento,
    lo spirito del defunto viene liberato.Ad esempio,vi sono state persone,
    che hanno preso l’impegno per la Danza del Sole,decedute
    prima d’averla terminata,i loro fagotti,con le ciocche di capelli,
    sono poste ai piedi dell’Albero Sacro e,con la conclusione del quarto anno
    della Danza,i loro spiriti sono liberati.
    A questi spiriti,mentre li si libera,sono affidate delle
    preghiere
    da portare
    direttamente a
    Wakan Tanka.



     




     La capanna sudatoria






    INIPI – LA CAPANNA SUDATORIA

    È il rituale più antico,nessuno degli altri riti piò essere praticato senza la purificazione nella Capanna Sudatoria,
    ed è per ciò che l’Inipi precede tutte le pratiche spirituali dei Lakota.Oltre alla purificazione spirituale e fisica può avere differenti altri scopi, come può essere anche solo fine a se stesso.Il termine deriva dalla parola
     Inipo = devi purificarti.
    Il rituale si svolge nella capanna detta Onikare.

    La sua struttura è costituita da 12 o 16 rami di salice orientati secondo le Direzioni Cardinali.
    È a forma di cupola, che è cinta da quattro livelli di rami orizzontali simboleggianti i periodi della Creazione
    e tutto ciò che il numero quattro rappresenta.La sua forma sferica è il simbolo dell’universo intero,
    rappresenta Madre Terra, come anche le rotondità del ventre materno.
    La capanna,la sua forma e il materiale impiegato nella sua costruzione insieme rappresentano tutto ciò che esiste;
    i quattro elementi costituenti la Creazione, i Sedici Grandi Misteri:gli esseri viventi d’ogni genere e specie,l’umanità intera,gli animali,vegetali,come pure l’inanimato.

    All’origine,la capanna era coperta di pelli di Bisonte ma ora si usano teloni,
     stoffe di grandi dimensioni e coperte.Al suo interno,al centro, si trova una buca detta "Culla di Roccia"
    ove sono deposte le pietre incandescenti,i Tunka Yatapika,durante lo svolgersi del rituale.
     L’apertura dell’Inipi è rivolta verso l’Ovest,ove,oltre all’Altare e il Sentiero Sacro lungo sette passi,
    si trova il Fuoco Senza Fine,il Peta Ohiankesni, sopra il quale sono arroventate le pietre.La porta è bassa,bisogna inchinarsi per entrare e una volta dentro, si procede sempre carponi e in senso orario.
    Colui che conduce si siede accanto alla porta,ad Ovest.Dopo l’entrata di tutti i partecipanti,lo Sweat Lodge Chef, fa introdurre alcune pietre,il numero varia secondo lo scopo del rituale.
     Generalmente le prime pietre sono per le Quattro Direzioni più una per il Cielo, una per la Terra e una per
    Wambli Gleska = Aquila Chiazzata, il Messaggero di Wakan Tanka = Grande Spirito.I teli della porta della capanna si abbassano e dentro, nel buio assoluto,i partecipanti intonano canti e preghiere.

    L’Inipi dura quattro periodi dette porte.Durante la prima porta,con canti accompagnati
    dal suono del tamburo che imita il battito cardiaco,sono invocati gli Spiriti delle Direzioni,Wakan Tanka e
    Unci Maka = Madre Terra.

    Lo Sweat Lodge Chef recita una preghiera d’invito e di ringraziamento mentre versa l’acqua sulle pietre
     incandescenti sprigionando vapore e calore intenso.Poi è chiesta l’apertura della porta.
    Ad ogni apertura segue un piccolo intervallo durante il quale,solitamente,è introdotta
    dell’acqua fresca da bere e da condividere tra tutti i presenti.
    La seconda porta è dedicata alle preghiere personali.Nell’intervallo, tra la seconda e la terza porta,
    è fumata la Pipa,che riempita dopo l’accensione del Fuoco,è deposta sull’Altare.
    La terza porta è dedicata alla meditazione guidata. Con la quarta apertura termina la cerimonia,e
    dopo avere ringraziato e salutato gli Spiriti,i partecipanti escono seguendo sempre il senso orario
    e procedendo carponi in segno d’umiltà.L’uscita dall’Inipi segna sempre una rinascita.
     

     

    TAPA WANKA YAP – IL GIOCO DELLA PALLA

    Il complesso gioco rituale del Lancio della Palla,come vuole la tradizione,
    arrivò in visione a un uomo medicina chiamato Waks Mani (Si Muove Camminando).

    Al centro del campo da gioco quadrato vi è una fanciulla a rappresentare l’iniziale purezza e
    a ricordare la venuta di Donna Bisonte Bianco.La vergine lancia la Palla verso i quattro angoli ove si
    trovano i gruppi di partecipanti che lottano tra loro per poterla afferrare.Una volta presa,la si alza
    e la si presenta alle Quattro Direzioni,al Padre Cielo e alla Madre Terra.La Palla è di pelo di Bisonte
    dipinta con i quattro colori delle direzioni:


    NERO = OVEST - ROSSO = NORD – GIALLO = EST – BIANCO = SUD

    Sia il campo da gioco,sia i colori delle direzioni,la palla,il gioco rituale stesso,la fanciulla ed i partecipanti,insieme rappresentano il corso della vita degli esseri umani.

    Il quadrato del gioco è il Mondo Manifesto,la Palla è il Grande Spirito che tutti dovrebbero potere afferrare e che scende ugualmente su tutti.Anche se,secondo Alce Nero,ai giorni nostri vi sono sempre meno persone capaci d’afferrare questa Palla. Sempre meno sono coloro che riescono a guardare dentro se stessi e a cogliere la sottile voce dello Spirito e del proprio reale Sé.

    La simbologia del numero quattro,ovunque ricorrente,è molto complessa,raccoglie in se un’infinità di significati.I Quattro Periodi della Creazione,le Quattro Età dell’Uomo,i primi quattro Esseri Spirituali emanati da Wakan Tanka,il Mondo Manifesto e molto altro ancora


    .

    YUWIPI – IL RITO DELLA PIETRA SACRA



    L’origine del Rito della Pietra Sacra risale alla notte dei tempi,prima dell’arrivo di Whopi,Donna Bisonte Bianco.
    Questa cerimonia complessa è anche molto discussa a causa di alcuni fenomeni "paranormali" che si possono verificare durante il suo svolgimento.
    Lo Yuwipi è celebrato dall’Uomo Yuwipi – Il Sognatore delle Pietre – uno sciamano specializzato nel ritrovare esseri e cose perdute.Opera con l’aiuto della divinità più antica dei Lakota,Tunka.Il suo intervento,durante questo rito,è invocato per una sua peculiarità.È onnisciente.È l’Essere più antico sulla Terra.
    Come vuole la leggenda,Tunka cadde dal Cielo,sotto forma di Roccia,prima che il nostro globo fosse abitato da altri esseri viventi.È alla conoscenza di tutti i segreti,può dare indicazioni sul dove e come ritrovare persone disperse e oggetti perduti.

    Tunka è la più intima essenza imperitura del Creatore,non creata,senza inizio né fine.


    "Tutto ha una nascita e una morte,ma Tunka non è mai nato né mai morirà. … Tunka è lo Spirito che cadde dal cielo.
    È una roccia.Conosce tutti i segreti. Ritrova ciò che è stato perduto."


    Nella lingua Lakota vi sono due termini di genere maschile per indicare la roccia,
    anche se nella traduzione italiana diventano di genere femmile:


    -INYAN = PIETRA
    - TUNKA = ROCCIA


    -Tunkashila = Nonno, è un altro modo per invocare Wakan Tanka.

    Chi desidera sapere qualcosa riguardo ad una persona scomparsa o vuole ritrovare un oggetto perduto deve chiedere
    l’intervento dell’Uomo Yuwipi.La sua richiesta deve essere formale è accompagnata da una Pipa Sacra e dal preciso impegno verbale di provvedere all’allestimento del banchetto che segue il rito.
    In una stanza,o in una tepee,i partecipanti e il richiedente si siedono in cerchio. Lo sciamano viene avvolto,dalla testa ai piedi,
    in una coperta che porta il disegno d’una stella.Dopo di che è legato con corde o con delle strisce di pelle,
    in modo da sembrare un grande bozzolo,e poi deposto,a faccia in giù,a terra,nel centro del cerchio.
    Si spengono le luci e nella completa oscurità si vedono saettare luci,volano pietre risplendenti,
    si odono suoni,canti e rumori.Alla fine della cerimonia,si riaccendono le luci e lo sciamano è completamente libero
    dal suo bozzolo e dai suoi legacci.A quel punto è pronto a riferire le informazioni ricevute da Tunka durante il suo viaggio sciamanico.
    Il tutto si conclude con il banchetto a base di carne di cane.



    [Modificato da partigiano
      04/06/2009 15.09  
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    scusa l'intromissione Partigiano, ma io trovo bellissima questa che copio qui sotto: in Internet viene indicata come preghiera, se per caso non c'entra cancella pure, che non mi offendo!
    Ale

    p.s. : veramente la ricordavo un po' diversa, mi sembrava che parlasse anche del cerchio intorno al fuoco...boh?
    ---------------------------------------------------------------------
    "L’invito" di Onah Mountain Dreamer – Sognatore delle montagne, anziano uomo di medicina nativo americano*

    Non mi interessa sapere qual è il tuo mestiere.
    Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore,
    e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.
    Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.
    Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo
    per amore, per il tuo sogno, per l’avventura di essere vivo.


    Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna,
    voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
    se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti oppure…
    a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora!


    Voglio sapere se sei capace di stare nel tuo dolore,
    tuo e mio, senza nulla fare per nasconderlo,
    o allontanarlo o cristallizzarlo.


    Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia,
    tua e mia, se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l’estasi
    ti invada fino alla punta delle dita dei piedi o delle mani,
    senza esortarci ad essere prudenti, realisti, o consapevoli dei limiti umani.


    Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.
    Voglio sapere se sei capace di deludere un altro
    per restare fedele a te stesso, e non tradire mai la tua anima
    a costo che altri ti chiamino traditore.


    Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia.
    Voglio sapere se se capace di trovare la bellezza
    anche nei giorni in cui il sole non splende […]
    e se puoi dare inizio alla tua vita sulle sponde di un lago
    gridando: “Sì” al bagliore d’argento della luna piena.


    Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.
    Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto,
    sei capace di alzarti, così come sei, sfinito e con l’anima coperta di lividi,
    per metterti a fare quello che c’è da fare per i bambini.


    Non mi interessa sapere chi conosci, né come mai ti trovi qui.
    Voglio sapere se starai in piedi con me
    al centro del fuoco, senza tirati indietro.


    Non mi interessa sapere cosa hai studiato,né con chi e neppure dove.
    Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro
    quando tutto il resto viene a mancare.


    Voglio saper se puoi stare solo con te stesso,
    e se la tua compagnia ti piace veramente nei momenti di vuoto.
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